Domenica 5 marzo trasferta in terra marchigiana per la rappresentativa trentina della FIDAL per partecipare alla 7ª edizione del Trofeo ai Confini delle Marche riservato alle formazioni under 16 di quasi l’intera penisola italiana.
Alla manifestazione disputata al Palaindoor di Ancona, dove si segnalano tante prestazioni da record nazionali della categoria cadetti, erano presenti anche due atleti gialloverdi, Sofia Boninsegna e Endrit Berisha, convocati dai responsabili del Comitato Trentino, tra cui l’ex atleta predazzano Gianluca Piazzola. I due giovani hanno portato a casa buoni risultati. Endrit era impegnato nel salto in lungo dove ancora una volta si migliora portando il proprio primato personale a 5,22 metri e “atterrando” al 10° posto. Sofia invece era attesa al tetrathlon, un insieme di ben quattro prove. Sui 60 metri a ostacoli viene inserita nel batteria più veloce dove grazie al 9.22 porta a casa il primato personale e il 4° posto. Altro primato personale per lei anche nei 400 metri dove chiude al 3° posto in 1.04.20. Passando ai risultati che vengono dalle pedane nel lancio del peso 9° posto per Sofia con la misura di 6.28 m. Termina con la prova nel salto in alto dove non va oltre l’1,40 che gli vale il 3° posto. Per lei un bottino di 2329 punti che la porta al 6° posto della classifica di categoria del tetrathlon.
La giornata marchigiana si chiude con la disputa delle staffette 4 x 200 metri e i tecnici inseriscono anche Endrit Berisha e l’atleta predazzano contribuisce assieme a Martino Gatti, Santato Kevin e Cappelletti Noel a portare la formazione trentina al 10° posto.
Nella classifica generale per comitati il Trentino ha portato a casa un positivo e incoraggiante 7° posto.
Ricordiamo anche, nello scorso fine settimana quello del 26 febbraio, la trasferta della rappresentativa junior, sempre per quanto riguarda la FIDAL, alla riunione indoor a Modena. In questa occasione è quello di Pamela Croce il volto copertina in casa Trentino. La junior predazzana tesserata FIDAL per l’U.S. Quercia Trentingrana Rovereto si è imposta nel salto in alto, valicando l’asticella a 1,77 m per aggiungere qualcosa come 6 centimetri al precedente primato personale, davvero un’enormità. Il progresso di Pamela è arrivato al termine di un concorso davvero tosto, con tre tentativi necessari per avere ragione sia dell’1,75 che dell’1,77, dopo che aveva messo al sicuro il successo già a quota 1,69. Da lì in poi la sfida è stata solo con l’asticella che gli ha consentito così di migliorare anche il record trentino under 20 che era fissato a 1,74 nel 2016 dall’arcense Sara Modena.
Complimenti ragazzi. Si vede che il lavoro portato avanti con passione e competenza dall’allenatore Vito Vanzo con i suggerimenti dei tecnici del Comitato trentino della FIDAL porta i suoi frutti. Continuate così!!!